Articolo Vivimilano – Valerio M. Visentin – 10/06/2020
ARIA DI LIGURIA NELLA EX BOCCIOFILA
Un’oasi di tregua, emotiva ed economica, in salsa ligure. Della bocciofila che fu, restano il taglio rustico dell’abito (forzato con misura dal vaglio del design), i prezzi da trattoria e l’afflato popolare, conciliante.
Cucina Nessuno sconto per i delicatissimi palati milanesi. Il menu è un spartito di pura tradizione ligure, replicata con piglio energico e fedelta filologica. Il pesto, per dire, è denso e saporito. Magari non agliatissimo, ma elargito con generosità sulle trofie e arricchito da regolare aggiunta di patate e fagiolini. Il coniglio alla ligure è un piatto vivace e intenso. Più delicati i ripieni delle verdure (cipolla, zucchina, melanzana e peperone) e delle acciughe. E poi? Poi, c’è la classica focaccia al formaggio in Recco style, con crosticina croccante sui bordi (ma sarebbe meglio usare un formaggio più acidulo).
Voto 7
Ambiente Dentro, non si sta affatto male. Voi, però, prenotate in cortile. Dove i tavoli si spingono con morbida anarchia nell’invaso di quello che era il campo di bocce. E risalgono sulla sponda opposta, sotto una teoria di vele, bianche e tese. Lo spazio non è poco. Ed è amministrato con diligente rispetto delle regole sanitarie. Il servizio procede con flemma, ma trasmette serenità, malgrado le mascherine d’ordinanza.
Voto 7,5
Cantina Lista minimale, con pochi rossi e pochi bianchi di varia provenienza. Era lecito aspettarsi qualcosa più Liguria, se non assortimento. In compenso, sono molto godibili i due sfusi liguri (Vermentino e Ciliegiolo).
Voto 6+