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Subbuteo

Il gioco nacque nel 1947 in Gran Bretagna, precisamente a Tunbridge Wells, nel Kent, da un’idea dell’ornitologo Peter Adolph (1916–1994), ispirata a un gioco da tavolo già esistente dagli anni trenta, il New Footy. Nel 1971 il Subbuteo approdò in Italia, grazie alla società Parodi di Genova. L’imprenditore genovese conobbe il gioco alla famosa fiera di giocattoli di Norimberga e sapendo quanto il calcio fosse amato in patria, decise di puntare sul gioco di Peter Adolph. Non ebbe torto, in quanto il gioco divenne subito un successo anche in Italia, conquistando già dalla metà degli anni Settanta moltissimi Subbuteo appassionati di ogni generazione grazie alla cura dei dettagli e le infinite possibilità di personalizzare la propria esperienza di gioco. L’inventore del gioco inizialmente gli diede il nome di “the Hobby”, ma non fù accettato dall’ufficio brevetti perché era il nome era troppo generico. Così la passione che Adolph nutriva per gli uccelli condizionò la scelta del nome definitivo. Difatti il nome Subbuteo deriva dal nome scientifico latino del falco lodolaio. Adolph associò la velocita del falco nell’agguantare la preda alla velocità con cui l’attaccante doveva far gol.